All'interno del carcere di Rebibbia, i detenuti in regime di massima sicurezza hanno la possibilità di occupare le loro lunghe giornate partecipando a un laboratorio teatrale che mette in scena, per lo più, le opere di William Shakespeare. Durante le prove e l'allestimento del "Giulio Cesare", le vite degli improvvisati attori si intrecciano inevitabilmente con quelle dei personaggi interpretati, costretti a confrontarsi con temi come il potere, la mancanza di libertà, la colpa e il rimorso.