Laura Morante è nata a Santa Fiora, in provincia di Grosseto, il 21 agosto 1956. Cresciuta con sette fratelli, è figlia di Marcello Morante, scrittore e giornalista romano (figlio naturale dell'ebrea modenese Irma Poggibonsi e del siciliano Francesco Lo Monaco, nonché fratello minore di Elsa Morante), e di Maria Bona Palazzeschi. L'ambiente familiare in cui la giovane matura contribuisce in modo determinante a dare un'impronta laica alla sua formazione[1]. I suoi genitori si separarono quando era ancora minorenne.
Laura Morante nel 2007 esordisce giovanissima, a teatro, con Carmelo Bene. Il suo debutto cinematografico risale al 1980, con il film di Giuseppe Bertolucci Oggetti smarriti, una pellicola in cui interpreta il ruolo di una ragazza tossicodipendente. L'anno successivo gira invece, a fianco di Ugo Tognazzi, La tragedia di un uomo ridicolo, per la regia di Bernardo Bertolucci. Allo stesso anno risale anche la collaborazione con Nanni Moretti, forse il regista a cui più deve la propria popolarità. Con lui gira infatti Sogni d'oro (1981), Bianca (1984) e, molti anni più tardi, La stanza del figlio (2001). Verso la metà degli anni ottanta Laura Morante si trasferisce a Parigi, dove, grazie alla partecipazione a numerose produzioni televisive e cinematografiche, acquista ben presto una certa notorietà. Continua però a lavorare anche per registi e produzioni italiane. Nel 1988 è protagonista nel film I ragazzi di via Panisperna (regia di Gianni Amelio) e due anni più tardi interpreta Vittoria, al fianco di Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio in Turné di Salvatores. Con Virzì nel film Ferie d'agosto, in un cast in cui figura tra gli altri anche Sabrina Ferilli, dimostra di non essere tagliata solo per ruoli drammatici. Tuttavia è proprio a questi ruoli che rimane legata la sua fortuna. Nel 2001 interpreta la madre di Andrea, il ragazzo protagonista di La stanza del figlio, ruolo grazie al quale si aggiudica il David di Donatello per la migliore attrice protagonista. Nel 2002 interpreta la scrittrice Sibilla Aleramo in Un viaggio chiamato amore, assieme a Stefano Accorsi nel ruolo del suo amante Dino Campana. Nel 2003 è Giulia, moglie tradita, madre frustrata e attrice senza grande talento nel film di Gabriele Muccino Ricordati di me, per cui riceve una nuova nomination per il David di Donatello come migliore attrice protagonista. La sua aria misteriosa e inquieta ha fatto sì che Pupi Avati la scegliesse come unica protagonista del suo nuovo film dalle ambientazioni gotiche Il nascondiglio. Sempre nel 2003 è tra i protagonisti della fiction televisiva Madre Teresa. Nel 2004 interpreta il ruolo di Agrippina nella miniserie Nerone di Pau Marcus, ed è co-protagonista insieme a Carlo Verdone in L'amore è eterno finché dura. Nello stesso anno presta la voce, in qualità di doppiatrice, a Helen Parr/Elastigirl nel film Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi, ruolo che avrebbe dovuto riprendere anche nel sequel (venendo però sostituita da Giò Giò Rapattoni). Nel 2007 viene nuovamente candidata al David di Donatello come migliore attrice protagonista per il ruolo di Monica, madre di Manuel nel film Liscio. Conta anche una presenza nella serie tv italiana Boris, al decimo episodio della terza stagione. Nel 2009 ha ricevuto il Premio Federico Fellini 8 1/2 per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari.
Conosciuto per : Acting
Compleanno : 1956-08-21
Luogo di Nascita : Santa Fiora, Grosseto, Tuscany, Italy